Percorso Formativo

La proposta didattica è strutturata in 6 moduli (352 ore totali), preceduti da un evento inaugurale con la partecipazione di ospiti internazionali.

1. Modulo di base e trasversale

4 CFU = 32 ore di lezioni frontali

Il modulo introduce allo studio del concetto di sviluppo sostenibile, come articolato nei 17 obiettivi (SDGs) dell’Agenda 2030 e mira a fornire le basi per comprendere i problemi collegati alla sostenibilità, con un approccio multidisciplinare, necessario per la comprensione della complessità del tema. Il corso consente l’apprendimento della dimensione economica, ambientale e sociale del concetto di sviluppo sostenibile e la conoscenza del ruolo delle imprese, della tecnologia e delle istituzioni pubbliche nel perseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030. Al termine lo studente avrà acquisito la capacità di: (a) comprendere la complessità della sostenibilità; (b) capire le problematiche collegate alla sostenibilità ambientale, economica e sociale; (c) padroneggiare un linguaggio multidisciplinare sulle questioni legate alla sostenibilità ambientale, economica e sociale. Lo studente potrà altresì sviluppare la sensibilità al ragionamento multidisciplinare per applicare concretamente un approccio sostenibile alle questioni contemporanee.

2. Modulo di base e trasversale

9 CFU = 72 ore di lezioni frontali

Gli impatti del cambiamento climatico sono profondamente interconnessi con tutti gli aspetti della nostra società, dalla salute alla finanza, ma le competenze disponibili nel mercato del lavoro sono assai scarse. Obiettivo formativo del modulo è la formazione di una figura professionale capace di comprendere e gestire la complessità del rischio climatico globale anche nelle sue interconnessioni con lo sviluppo sostenibile, muovendo dagli aspetti introduttivi per giungere a specifici approfondimenti tematici. Tra i temi trattati:

  • IPCC: la storia e i risultati; il clima terrestre e la sua evoluzione recente; le basi del problema climatico;
  • Gli interventi politici: Kyoto protocol, COP, negoziati internazionali;
  • Le tesi dei negazionisti e degli inattivisti; impatto, mitigazione e adattamento al CC: un quadro concettuale;
  • Il clima e le risorse idriche tra passato, presente e futuro;
  • Le risorse idriche dei ghiacciai e del permafrost e i CC;
  • Isola di calore urbana: approcci di studio e azioni di mitigazione;
  • Impatto dei CC diretto su salute e benessere; CC e salute infantile;
  • Risposte eco-fisiologiche delle piante ai fattori del CC;
  • Effetti dei CC sulle produzioni frutticole;
  • Semi, riproduzione delle piante e CC: dalla teoria alla pratica;
  • Dendrocronologia e dendrochimica applicata al CC;
  • Vino, birra, caffè, cioccolata e CC;
  • Impatto del CC sulla distribuzione degli organismi terrestri: areali e modelli;
  • Effetti dei CC sui vertebrati terrestri;
  • Effetti dei CC sugli ecosistemi marini;
  • Adattamento ai CC delle specie animali da allevamento; impatti e misure di mitigazione delle emissioni in atmosfera connesse al settore agroalimentare;
  • Allevamenti animali ed emissioni clima-alteranti;
  • CC e trasmissione di parassiti animali e zoonotici;
  • CC e aziende, tra mitigazione e adattamento: soluzioni e casi concreti.

3. Sviluppo Sostenibile: aspetti ambientali ed energetici

9 CFU = 72 ore di lezioni frontali

Quando si parla di sostenibilità ambientale si fa riferimento alle condizioni biofisiche del nostro pianeta e alla modalità di utilizzo delle risorse che non possono essere utilizzate, sfruttate e compromesse all’infinito. Pertanto la dimensione ambientale dello sviluppo sostenibile è finalizzata a garantire la disponibilità e la qualità delle risorse naturali in modo da contrastare il
degrado ambientale. Tra gli argomenti trattati:

  • Energia e sostenibilità; i combustibili fossili, storia, utilizzo, trend e impatto ambientale;
  • Fonti rinnovabili e sostenibilità energetica;
  • Economia lineare e combustibili fossili vs economia circolare green e biocarburanti;
  • Il rapporto IPBES e la strategia europea nell’ambito del Green Deal;
  • Esperienze di progettazione edilizia sostenibile/LEEDS certification;
  • Applicazione di Agenda 2030 in Toscana;
  • La strategia della Regione Emilia-Romagna per la mitigazione e l’adattamento climatico;
  • LCA: strutturazione, basi teoriche e casi di studio;
  • La bonifica dei siti contaminati;
  • L’impatto delle coltivazioni da cava sugli acquiferi nell’area apuana;
  • Indicatori biologici della qualità dell’ambiente; principi di agricoltura sostenibile;
  • Verso Agricoltura 4.0;
  • Difesa ecosostenibile delle colture dai patogeni e dagli artropodi nocivi;
  • Sistemi di allevamento sostenibili per la produzione di carne e latte;
  • Strategie nutrizionali per la mitigazione delle emissioni di metano nei ruminanti;
  • Usi innovativi delle biomasse agro-industriali: la prospettiva della circolarità;
  • Consumi energetici delle colture fuori suolo.

4. Sviluppo Sostenibile: aspetti economici

9 CFU = 72 ore di lezioni frontali

La sostenibilità economica è relativa alla garanzia di efficienza economica e reddito per le imprese, producendo nel pieno rispetto dell’ecosistema. Dal punto di vista ambientale l’utilizzo delle risorse deve permettere alle stesse di potersi rigenerare in modo da fornire alle generazioni future lo stesso livello dei periodi precedenti. Concettualmente tale modello di sviluppo deve basarsi su una riorganizzazione culturale, scientifica e politica della vita e dei sistemi produttivi. Tra i temi in programma:

  • Principi e modelli di sviluppo sostenibile ed economia circolare;
  • La sostenibilità nelle politiche UE; Economia Circolare come pilastro del Green Deal Europeo;
  • La ricerca europea in tema di sviluppo sostenibile; planetary boundaries, “safe and just operating space”;
  • Integrazione tra politiche (ambientali, della salute, economiche); impatti socio-economici delle politiche ambientali;
  • La sostenibilità come valore aggiunto nella produzione industriale (lean/sustainable manufacturing);
  • La sostenibilità come elemento di competitività e la scelta di diventare Società Benefit;
  • Acqua e società – la socio-idrogeologia come strumento per studiare l’interdipendenza tra risorse idriche e genere umano; ricerca chimica ed economia circolare;
  • Economia circolare applicata al ciclo produttivo della carta;
  • Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD), end-of-waste, gestione ciclo dei rifiuti;
  • L’adozione dei SDGs in azienda, studio di casi;
  • RAEE:
  • Da rifiuto a risorsa, da problema a opportunità;
  • Tecnologie per il monitoraggio remoto;
  • Consumo di suolo;
  • Sicurezza alimentare nelle filiere a elevata sostenibilità;
  • Sostenibilità dei sistemi alimentari – agricoltura, consumi ed economia circolare;
  • Il cibo nell’era dello sviluppo sostenibile: quantità o qualità?; impronta carbonica della pizza napoletana;
  • Il ruolo delle biotecnologie e delle tecnologie digitali; le aree interne e il turismo sostenibile nell’Italia moderna;
  • Comunicazione ambientale.

5. Sviluppo Sostenibile: aspetti sociali e giuridici

9 CFU = 72 ore di lezioni frontali

Il modulo si prefigge di esplorare i temi della sostenibilità sociale per garantire l’equità nella società, basata sul rispetto dei diritti dell’Uomo, assicurando la qualità della vita e la fornitura di servizi per i cittadini, il tutto nel rispetto degli equilibri economici e ambientali. E sono proprio gli aspetti giuridici a consentire di intraprendere azioni utili per affermare i diritti economici, sociali, politici, culturali delle persone. Particolare attenzione è destinata alle realtà urbane. Tra gli argomenti trattati:

  • Fonti del diritto dell’ambiente e del clima;
  • Il problema dell’Antropocene e la sua definizione;
  • L’Uomo e l’impatto sull’ambiente e sulle sue risorse;
  • Green New Deal e strategia Farm to Fork;
  • Responsabilità Sociale d’Impresa (CSR);
  • Welfare e politiche sociali e del lavoro nella transizione ecologica;
  • La transizione all’economia circolare;
  • Metodi e tecniche partecipative per la gestione di problemi complessi; diritti bioculturali e società moderne;
  • Giustizia ambientale ed environmental litigation;
  • Diritti per servizi ecosistemici; rischi, mobilitazioni e conflitti su ambiente, sviluppo e tecnologie;
  • Sostenibilità, energia e clima: principi, procedure e tutele;
  • Coproduzione di valore economico e sociale;
  • Città e comunità sostenibili;
  • Responsabilità del produttore e del consumatore;
  • Smart cities, i progetti di ricerca;
  • IoT e monitoraggio urbano;
  • Città resilienti e servizi ecosistemici;
  • Gestione sostenibile del verde pubblico;
  • Esperienze di orti urbani;
  • Casi di Citizen Science applicati all’ambito urbano;
  • Città a misura di animale: il modello di Lucca;
  • L’organizzazione del Parco Regionale Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli;
  • Informazione e comunicazione della sostenibilità:
  • Le scelte del consumatore, etichettatura, pubblicità e marchi;
  • Modelli giuridici di sistemi agro-alimentari sostenibili;
  • La tutela giuridica della biodiversità;
  • Public procurement alimentare;
  • Allevamenti zootecnici e benessere animale;
  • 5G: tra promesse e timori; sviluppo sostenibile e salute nella prospettiva One Health.

6. Rapporto di sostenibilità

4 CFU = 32 ore di lezioni frontali

Il report di sostenibilità è la piattaforma chiave per comunicare le prestazioni e le implicazioni d’impatto di un’impresa su territorio, ambiente e società. Si tratta di un documento che viene pubblicato una volta all’anno, rivolto a tutti gli stakeholder, o portatori d’interesse verso l’azienda (dipendenti, fornitori, clienti, comunità locali, media, investitori, finanziatori, ecc.), che comunica gli impegni e i risultati presi nell’ambito della Responsabilità d’Impresa – o Corporate Social Responsibility (CSR). Il modulo ha lo scopo di fornire una visione sistemica sulla contabilità ambientale, relativa ai flussi di risorse e ai potenziali impatti generati nei processi considerati ed è articolato in quattro sezioni: business strategy, stakeholder engagement; la rendicontazione socio-ambientale; la rendicontazione ambientale; comunicare la responsabilità sociale. Tra gli argomenti trattati:

  • Introduzione al Rapporto di Sostenibilità: cenni storico-legislativi e contestualizzazione della rendicontazione non finanziaria;
  • Il concetto di Sistema (Planetary boundaries, Doughnut economics, Systems thinking); terminologie organizzative per la reportistica;
  • Stakeholder engagement e nuovi player;
  • Change, marketing and reputation management;
  • La trasparenza dell’operato aziendale come fattore chiave della Responsabilità Sociale d’Impresa – buone pratiche a confronto;
  • Gli Standard GRI 301-GRI 308 – panoramica sulle linee guida del Global Reporting Initiative;
  • Integrare gli SDGs nel reporting di sostenibilità – le Linee Guida del Global Compact;
  • L’inclusione degli impatti e dei rischi socio-ambientali presenti nella supply chain all’interno del rapporto di sostenibilità;
  • Una visione sistemica dei processi: principi di analisi di ciclo di vita e rappresentazione visuale sistemica di flussi di risorse;
  • Sostenibilità, economia circolare e CC: come si muove la comunicazione dai grandi organismi internazionali al mondo dell’impresa;
  • A ogni stakeholder la propria comunicazione;
  • Stili comunicativi diversi per il rapporto di sostenibilità: confrontiamo le principali realtà italiane.

 

Il percorso completo

L’esperienza dello stage (375 ore): il tirocinio curriculare è finalizzato a consentire un consolidamento della formazione teorico-pratica erogata per mezzo delle lezioni frontali e approfondita mediante lo studio individuale, attraverso l’applicazione delle nozioni apprese in un contesto professionale reale. Esso costituisce occasione unica per entrare a pieno titolo nel mondo del lavoro, pubblico o privato. Sotto la guida di un tutor aziendale e di un docente universitario viene organizzato un programma finalizzato alla realizzazione di un elaborato, che è oggetto di discussione nel corso dell’esame finale. Molte realtà che ospitano tirocinanti sono disponibili a concorrere alle spese vive sostenute dall’allievo, così come a offrigli possibilità di un successivo inserimento in organico. La direzione del Master garantisce la massima flessibilità nel coniugare le aspettative dei soggetti ospitanti e quelle degli allievi. In alternativa al tirocinio, in particolare per coloro che sono già occupati in un settore strettamente correlato a quello del Master, è possibile attivare un project work, che consiste nella realizzazione di un progetto individuale relativo a obiettivi prefissati e a contesti reali. In entrambi i casi l’impegno è quantificato in 15 CFU nel progetto formativo, a cui corrispondono 375 ore di attività.
L’esame finale, che consiste nella presentazione e successiva discussione dell’attività di tirocinio svolta alla Commissione, eventualmente integrata da rappresentanti delle aziende e delle istituzioni partner. La presentazione si svolge di norma con l’ausilio di diapositive e ha una durata indicativa di 15 minuti.

Torna in cima